Così a sofferto Gesù (dr.Bardett) - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

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"I TABERNACOLI "- Brescia -
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RIFLESSIONI DAI SACERDOTI
COSI  HA  SOFFERTO GESU’
del  dott. Barbet
( tratto dalla rivista “Presenza Divina”). Ed.ODP Chieti n° 128 Marzo 2004 pag.22-25 – email – presdiv@tin.it

Io  sono un chirurgo ; ho insegnato a lungo. Per tredici anni  ho vissuto in compagnia   di  cadaveri; durante la mia carriera  ho studiato a fondo l’anatomia. Posso dunque scrivere  senza presunzioni-

Gesù, entrato  in agonia  nel Getsemani -  scrive m l’Evangelista Luca  - pregava più intensamente. E diede  un  sudore “come gocce  di  sangue “ che cadevano  fino  terra. Il solo Evangelista  che riporta il fatto  è  un  medico , Luca. E lo fa con  la precisione  di un clinico. Il sudar sangue, o ematidrosi  è un fenomeno  rarissimo. Si produce in condizioni  eccezionali: a provocarlo ci vuole una spossatezza fisica, accompagnata  da una scossa  morale  violenta causata da una profonda emozione , da una grande   paura. Il  terrore lo  spaventa, l’angoscia  terribile  di  sentirsi carico   di  tutti i peccati   degli  uomini  devono avere schiacciato Gesù. Tale tensione  estrema  produce la rotture delle finissime vene  capillari  che stanno  sotto  le  ghiandole sudoripare, il  sangue si mescola  al sudore   e  si  raccoglie   sulla pelle ; poi cola per tutto il corpo.

Conosciamo  la forza del processo  imbastito dal Sinedrio  ebraico, l’invio di Gesù a Pilato e il ballottaggio fra  il procuratore Romano ed  Erode .  Pilato  cede  e  ordina  la flagellazione   di  Gesù . I  Soldati spogliato  Gesù e lo legano per i polsi a una colonna  dell’atrio.
La  Flagellazione  si  effettua con delle strisce  di  cuoio  multiple su cui  son  fissate delle palline  di piombo e degli ossicini. Le  tracce  nella Sindone  di  Torino  sono  innumerevoli ; la maggior parte  delle  sferzate  è sulle  spalle ,  sulla schiena,  sulla  regione  lombare e anche  sul  petto. I  carnefici  devono essere  stati  due , uno  da  ciascuno  lato , di ineguale  corporatura . Colpiscono e staffilate  la  pelle, già alterata  da  milioni  di microscopiche  emorragie  del  sudore  di  sangue . La pelle   si  lacera  e  si  spacca ;  il sangue zampilla . Ad  ogni  colpo  Gesù  trasale  in  un  soprassalto di  dolore. Le  forze le vengono  meno: un sudore  freddo  gli  imperla  la  fronte, la  testa e  gli  gira   in una  vertigine   di  nausea, brividi gli corrono lunga la schiena . Se  non  fosse  legato  molto in alto  per  i  polsi , crollerebbe in una pozza  di  sangue .

Poi  lo  scherno della coronazione . Con lunghe  spine  più lunghe  di  quelle  dell’acacia ,  gli  aguzzini intrecciano  una specie di casco  e glielo applicano  sul  capo. Le spine  penetrano  

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nel cuoio capelluto   e  lo fanno  sanguinare (i chirurghi  sanno m quanto  sanguina  il  cuoio capelluto ).

Dalla  Sindone   si  rileva  che un forte  colpo  di bastone , dato  obliquamente, lasciò sulla  guancia  destra di Gesù un’orribile  piaga contusa; il  naso  deformato  da  una  frattura  dell’ala  cartilaginea.

Pilato, dopo aver  mostrato  quell’uomo  straziato alla folla  inferocita, glielo  consegna  per la crocifissione.
Caricano  sulle  spalle  di Gesù  il  grosso  braccio   orizzontale   della  croce; pesa  una cinquantina  di  chili . Il  palo  verticale  è  già  piantato sul Calvario. Gesù  cammina  a piedi  scalzi   per le  strade dal  fondo irregolare, cosparso  di  ciottoli. I soldati lo tirano con le corde . Il  percorso , fortunatamente , non è  molto lungo , circa 600 metri. Gesù  a fatica, trascina un piede dopo l’altro; spesso cade  sulle  ginocchia. E  la  spalla di Gesù è coperta  di  piaghe. Quando egli cade a  terra,  la trave gli sfugge  e  gli scortica  il  dorso-

Sul Calvario  ha  inizio  la crocifissione . I  carnefici, spogliano  il  condannato; ma la sua tunica è incollata  alle  piaghe  e  toglierla  è  atroce. Avete  mai staccato  la garza  di  medicazione da una larga pianga  contusa  ? Non avete  sofferto  voi  tessi  questa prova che  richiede   talvolta l’anestesia  generale ? Potete allora rendervi conto di  che  si  tratta. Ogni  filo di  stoffa  aderisce  al  tessuto  della  carne viva: a levare  la tunica , si  lacerano le  terminazioni  nervose  messe allo  scoperto dalle  piaghe. I carnefici danno  uno  strappo  violento  atroce non provoca  una  sincope ?

Il sangue riprendere a scorrere; Gesù  viene disteso  sul  dorso. Le  sue piaghe  si  incrostano di polvere e ghiaietta . Lo  distendono  sul braccio orizzontale   della  croce. Gli  aguzzini  prendono  le  misure. Un n giro  di succhiello nel  legno  per  facilitare la  penetrazione   dei  chiodi. Il carnefice prende un  chiodo ( un lungo  chiodo appuntito  e  quadrato) lo appoggia  sul polso di Gesù, con un colpo netto  di  martello  glielo  pianta e  lo ribatte   saldamente  sul  legno: un orribile  supplizio !  Gesù deve avere  spaventosamente  contratto   il  volto. Nello  stesso istante  il  suo  pollice, con un movimento  violento si  è  posto  in opposizione   nel  palmo della  mano ; il  nervo mediano è  stato  leso. Si  può immaginare  ciò che Gesù deve avere provato ; un  dolore  lancinante, acutissimo, che  si  è  
diffuso   nelle dita, è passato , come  una lingua  di fuoco, nella spalla  e  gli  ha  folgorato  il cervello. E’   il  dolore più  insopportabile   che  un  uomo possa provare , quello dato dalla ferita  dei  grossi  tronchi  nervosi . Di solito provoca  una   sincope  e fa perdere  

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conoscenza . In Gesù  no. Almeno il  nervo fosse  stato  tagliato  netto! Invece(lo si constata  spesso  sperimentalmente) il  nervo  è  distrutto  solo  in parte: la lesione   del  tronco   nervoso   rimane  in  contatto  col  chiodo: quando il corpo sarà  sospeso sulla Croce, il nervo  si tenderà  fortemente come una corda di violino  tesa  sul ponticello. A  ogni  scossa , a  ogni  movimento ,  vibrerà  risvegliando   dolori  strazianti . un  supplizio che durerà  tre  ore.

Il  carnefice  e  il suo aiutante impugnano le estremità della  grave;  sollevano Gesù mettendolo prima  seduto e poi  in  piedi ; quindi  facendolo  camminare all’indietro. Lo addossano al  palo  verticale . Poi  rapidamente  incastrano   il  braccio  orizzontale   della  croce  sul  palo verticale . Le spalle  della  vittima  hanno strisciato dolorosamente sul  regno  ruvido. Le punte  taglienti  della  grande  corona  di spine  vi  hanno lacerato  il  cranio. La povera  testa  di  Gesù  è  inclinata   in  avanti, poiché  lo  spessore del carco  si spine le impedisce di appoggiarsi al  legno. Ogni  volta che  il  martire solleva  la testa, riprende  le  fitte  acutissime.  Gli inchiodano  i piedi.

E’ mezzogiorno, Gesù  a  sete. Non  ha  bevuto  dalla  sera  precedente . I  lineamenti  sono  tirati , il  volto  è  una maschera  di  sangue. La bocca  è  semiaperta e il labbro  inferiore comincia  a pendere. La gola, secca. Gli  brucia, ma Egli  non può  deglutire. Un  soldato  gli  tende , sulla  punta  della  canna , una spugna imbevuta   di  bevanda  acidula , in uso  tra  i  militari . Tutto ciò è una  tortura  atroce.
Uno  strano  fenomeno   si  produce  sul  corpo  di  Gesù. I muscoli delle braccia si irrigidiscono  in  una  contrazione  che  va  accentuandosi : i  deltoidi, i  bicipiti sono  tesi  e rilevati, le  dita  si  incurvano. Si  direbbe un ferito  colpito da tetano, in preda  a quella orribile  crisi che non  si  possono. E’ ciò  che  i  medici  chiamano  tetania , quando i crampi  si  generalizzano : i  muscoli  dell’addome  si  irrigidiscono   in  onde  immobili: poi  quelli  intercostali , quelli  del  collo e quelli  respiratori.

Il  respiro si è fatto poco a poco, più corto . L’aria  entra come un  sibilo, ma non riesce più a uscire : Gesù  respira  con l’apice  dei  polmoni . Ha  sete  di  aria : come un asmatico  in piena  crisi, il  suo  volto  pallido  a poco  a poco  diventa rosso , poi trascolora  nel  violetto  purpureo  e  in  fine  nel  cianotico. Gesù, colpito da asfissia ,  soffoca. I polmoni , gonfi d’aria , non possono  più svuotarsi. La fronte è  imperlata  di  sudore, gli occhi  escono  fuori  dall’orbita. Che  dolori atroci  devono aver martellato il Suo cranio!

Ma cosa avviene? Lentamente con uno sforzo  sovrumano ,Gesù ha  preso un punto di appoggio  sul chiodo  dei  piedi. Facendosi forza , a piccoli  colpi , si tira su alleggerendo
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la  trazione  delle  braccia . I muscoli  del  torace  si  distendono. La  respirazione  diventa più  ampia  e  profonda, i polmoni si  svuotano e il viso  riprende il pallore  primitivo.
Perché  questo  sforzo? Perché Gesù  vuole parlare: <<Padre, perdona loro, non sanno quello che  fanno>>. Dopo un istante il corpo  ricomincia ad afflosciarsi e l’asfissia riprende.

Sono  state  tramandate  sette  frasi  pronunciate  da Lui in croce: ogni volta che vuol parlare,  dovrà  sollevarsi ritto sui chiodi  dei  piedi:inimmaginabile ! Sciami  di mosche, grosse mosche   verdi  e blu, ronzano  attorno al  Suo  corpo:  gli  si accaniscono  sul viso , ma  Egli non può scacciarle.

Dopo un po’ il cielo si oscura, il  sole  si nasconde:d’un tratto  la  temperatura  si abbassa. Fra poco saranno le tre  del  pomeriggio . Gesù lotta sempre : di quando  in quando si solleva  per respirare. E’ l’asfissia periodica  dell’infelice che viene  strozzato. Una  tortura che dura tre ore

Tutti  i suoi  dolori , la sete, i crampi, l’asfissia, le vibrazioni dei nervi  mediani. Gli hanno strappato un lamento: <<Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?>> . Ai piedi della croce stava la Madre di Gesù. Potete  immaginare   quale strazio Ella provò? Gesù grida:
<< Tutto è compiuto!>>. Poi dice a gran voce: << Padre, nelle Tue mani raccomando il mio Spirito>>. E Muore.


Quanto  abbiamo letto, come Cristiani (Cattolici) ci mette ad una riflessione profonda nel comprendere, quanto ha fatto Gesù Cristo per salvare l’Umanità,
Ci pensiamo  veramente ? comprendiamo il valore dell’Eucaristia ? siamo coerenti  che il partecipare alla Santa Eucaristia  Domenicale piano piano comprendiamo quanto amore ha avuto  Dio per l’umanità.????

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