da Sonia...... - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

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"I TABERNACOLI "- Brescia -
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Domenica scorsa è iniziato il tempo dell'Avvento che Papa Francesco ha definito, l'anno scorso, come tempo "che ci è dato per accogliere il Signore che ci viene incontro... Egli tornerà a noi nella festa del Natale, quando faremo memoria della sua venuta storica nell'umiltà della condizione umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi per giudicare i vivi e i morti."
Proprio per questo "incontro finale", nel Vangelo, Gesù ci invita a vegliare, ad essere attenti, a non sprecare quindi le occasioni di amore che ci dona.
E come possiamo comportarci in questo periodo di attesa? Ce lo spiega Gesù stesso nel Vangelo secondo Matteo (cap. 25): "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi". Questo perché alla fine dei tempi saremo giudicati sull'amore che abbiamo elargito al prossimo, perché il prossimo è Lui, è Gesù.
Papa Francesco, nell'omelia di domenica scorsa, ci ricorda il cosiddetto "sonno pericoloso" che è il sonno della mediocrità e dell'indifferenza.
La mediocrità appartiene a di chi vive senza l'amore di Dio e quindi diventa mediocre, tiepido, mondano. E questo atteggiamento, sottolinea Papa Francesco, è proprio contrario alla fede, perché il credente è colui che ha il coraggio di amare, di convertirsi continuamente. E aggiunge una frase bellissima:
"La fede non è acqua che spegne, è fuoco che brucia; non è un calmante per chi è stressato, è una storia d'amore per chi è innamorato"
Qual è la soluzione per evitare questo tipo di sonno? Il papa indica che è possibile VIGILANDO CON LA PREGHIERA, usando proprio queste parole " La preghiera ossigena la vita: come non si può vivere senza respirare, così non si può essere cristiani senza pregare".
L'indifferenza, invece, appartiene a chi si disinteressa di chi gli sta vicino, di chi orbita solo attorno a se stesso e ai suoi bisogni, indifferente agli altri. Come destarci da questo sonno? Il papa indica con la VIGILANZA DELLA CARITA' che è il "cuore pulsante del cristiano: come non si può vivere senza battito, così non si può essere cristiani senza carità". Perché è con le opere di misericordia che noi ci avviciniamo al Signore.
Accogliamo quindi questi importanti consigli di Papa Francesco ed invochiamo il Signore perché ci stia accanto in questo percorso importante verso il Natale.

Sonia Stizioli




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