don Luciano Vitton Mea - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

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“IL DESERTO  TERRA  DI  PROGETTI....”  A CURA di  Don Luciano Vitton  Mea
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Gesù è il nuovo Adamo che rinnova l’umanità  il viaggio della lontananza da Dio. Il Figlio viene catapultato nel deserto, cuore della prova.

Nel deserto si entra in  ascolto   del Silenzio , che alla gente chiassosa  mette paura perché fa più rumore  di un  martello pneumatico. Il silenzio del deserto aiuta a vincere l’effimero e permette di tuffarsi  nell’eterno  presente  di Dio.

Nel deserto Dio  Creatore  rinnova il cuore dell’uomo;le tribù di Israele , uscite dall’Egitto, diventano popolo: il profeta Elia, deluso e  fallito, ritrova slancio per la missione .

Nel silenzio  Dio  comincia a parlare, aggiusta la rotta  e mantiene desta la Fede. Raramente Dio parla nel frastuono. La creazione  nasce dal  silenzio, ed ogni nuova  creazione  comincia dal silenzioso  incontro con Dio.

Il rumore dà un benessere  epidermico, ma niente  vittime.  Come Maria,  il povero  in silenzio davanti  al proprio  Signore  fa  la storia.  Porta a Dio il mistero del proprio  io, e quello  non meno  decisivo  dell’umanità  tutta. Il  silenzio  è lo  spazio dentro al quale  maturano  le decisioni.  Da  ogni  deserto si esce trasformati. Scrive  Marco: “Dopo che Giovanni  fu arrestato,  Gesù si recò in  Galilea predicando il Vangelo.” (Mc 1,14) Dopo quaranta giorni  Gesù  esce dal  deserto.

L’attesa  è finita  e  le promesse  si  realizzano.  Comincia  la  fase  finale   del progetto  di  Dio. Il  tempo  presente ,  anche  è  pieno  fino  all’orlo  della presenza  salvifica  di  Dio   perché  Gesù  riempie  di senso  infinito  i non  sensi  della  condizione  umana.

Don Luciano  Vitton  Mea

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