don Luciano Vitton Mea - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

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"I TABERNACOLI "- Brescia -
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“Cosa domandare” da Don Luciano  Vitton Mea   Parroco Bovegno
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“Chiedete” dice Gesù. L’Evangelista  utilizza la forma  verbale  dell’imperativo  per invitare a chiedere come tenacia, senza stancarsi , non perché Dio sia indaffarato  o svogliato, ma perché del Suo dono illimitato ognuno riceverà in proporzione   al desiderio.
< Se non otteniamo è perche  chiediamo con cuore cattivo, senza fiducia e umiltà, o perché chiediamo   cose non buone> (Sant Agostino )

Il credente che coltiva  il dubbio nel proprio  cuore  ingrossa di nuvole  nere il proprio cielo. Egli crede  che, non esaudendo  i suoi piccoli  sogni quotidiani, Dio sia lontano o assente.

In realtà  Dio, dona sempre una risposta, anche se non in linea alle aspettative . Quando le risposte  dall’Alto  sono diverse dalle attese  del cuore umano, ci si sente scossi  sin dalle fondamenta.

Eppure  tali terremoti, sono talvolta più benefici delle attese, perché mettono a nudo l’immaturità della propria vita e di Fede  e rimettono  sulla strada di  Dio. Le delusioni umane  si trasformano  in  “benedizioni” perché risintonizzano  su Dio  e  sul senso autentico  della preghiera. Come ricorda  l’Apostolo delle Genti .
“nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente  domandare, ma lo Spirito stesso  intercede  con insistenza  per noi  e colui  che scruta i cuori   sa quali sono i desideri della
Spirito (Rom 8,26-27)

Saggezza è imparare a chiedere  ciò che veramente  serve , cioè le  cose che durano per sempre

Don Luciano Vitton Mea

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