Don Rongoni - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

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DAL VESCOVO DI BRESCIA > S.PASQUA
PERCHE' CERCATE TRA I MORTI COLUI CHE E' VIVO?    Di don Roberto Rongoni

Il termine ‘Pasqua’ significa letteralmente ‘passaggio’ e ricorda, nella storia del popolo di Israele schiavo in Egitto, la notte in cui Dio ‘era passato oltre’ le loro case, segnate dal sangue dell’agnello e aveva risparmiato la vita dei primogeniti. E’ la festa della memoria della libertà.  
La libertà per il popolo di Israele è un dono difficile da amministrare: quante volte nel deserto mormora contro Dio e contro Mosè rimpiangendo ‘le cipolle di Egitto’.  E’ una tentazione comoda lasciare che altri decidano per te,  ti diano da mangiare e rispondano ai tuoi bisogni;  tu non hai responsabilità: la colpa è sempre degli altri. Credi di essere libero perché puoi scaricare sugli altri il peso delle scelte ma, in verità, sei schiavo di quanto altri decidono per te. Sei schiavo della mentalità comune, della moda, dei consumi, dei sensi, dei falsi idoli.
La storia di Israele è immagine della storia dell’umanità e di ogni uomo.
Dio continua a ‘passare’ nella storia per ricordarci che la libertà ci fa essere uomini. Ha compiuto un ‘passaggio’ definitivo con suo Figlio. San Paolo dice che Gesù Cristo passò beneficando e sanando tutti. Gesù offre la salvezza all’uomo smarrito: indica una via da seguire per ritrovare quel Padre che non ha mai smesso di amarti.
Gesù è passato in mezzo agli uomini, molti lo hanno ammirato o odiato,  alcuni lo hanno seguito: ‘Chi cercate?’ ‘Maestro dove abiti?’
Hanno trovato nelle sue parole e nel suo esempio la ragione della propria vita. Ma non è stato facile per questi discepoli diventare ‘pescatori di  uomini’. Hanno vissuto momenti esaltanti, hanno visto cose meravigliose, hanno visto all’opera la potenza e la misericordia di Dio, ma non sono mancate delusioni e domande cocenti: ‘Chi è costui?’
Anche gli apostoli hanno dovuto fare un passaggio: dalla logica del potere alla logica della croce.
Il potere ti rende schiavo, la croce ti fa libero perché ti rende capace di amare fino alla fine.
Quanta fatica ad accogliere queste parole, quanti rifiuti! ‘Maestro dove vai, perché non possiamo venire con te?’; ‘Questo non ti accadrà mai!’; ‘Starò con te fino alla morte!’.
E giunge il momento della prova, la passione e la croce.
La morte sembra avere il sopravvento ma non è così!
La mattina dopo il sabato le donne vanno al sepolcro ma due uomini in bianche vesti le interrogano: ‘Perché cercate tra i morti colui che è il Vivente?’.
Chi cerchiamo noi?
Nella Pasqua noi cerchiamo il Signore della vita, Colui che dà senso e valore alla nostra esistenza.
Questo annuncio ha ancora significato oggi?
Anche coloro che si dicono cristiani spesso non comprendono che solo ‘la Resurrezione non rende vana la nostra fede’ (San Paolo) .
Quante volte il cristianesimo è ridotto ad una ideologia e il Vangelo è piegato agli interessi di qualcuno. Quante fatiche, quante delusioni, quanti scandali,  quante chiese vuote, quanti uomini alla deriva, quanta cattiveria e quanto egoismo.
Eppure Cristo è morto ed è Risorto per questa umanità ferita dal peccato.
Cristo crede alla redenzione dell’uomo, e noi?
Il Signore ‘passa’ anche nella nostra vita: sta con noi, ci svela il senso della Parola di Dio e spezza il Pane con noi e per noi.
Lasciati trovare da Colui che da sempre ti cerca. Buona e Santa Pasqua





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