giornata spirituale 29 luglio 2023 - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

GRUPPO PREGHIERA
"I TABERNACOLI "- Brescia -
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“IL TABERNACOLO  -   giornata Spirituale del 29.07.2023
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Vi chiedo venia, se nell’esprimermi mi troverò in difficoltà in qualche concetto: sono pensieri  che assieme considereremo su due momenti del Vangelo, degli Evangelisti Marco e Luca, con dei cenni della Beata Alexandrina E San Tommaso d’Aquino.
Prendiamo  spunto del Vangelo di Marco(14,32-26)
“Giunsero al Getsemani, ed egli disse  ai suoi discepoli:” sedetevi qui, mentre io prego”. Prese con sé Pietro , Giacomo e Giovanni  e cominciò a sentire  paura e angoscia : Gesù disse loro: “la mia anima è triste fino alla morte : Restate qui e vegliate”.  Poi andò più innanzi, si gettò a terra e pregava che, se  fosse possibile, passasse  da lui quell’ora. – E diceva:             “ Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò quello che io voglio, ma ciò che vuoi Tu !”
Luca (22,44)  ci fa notare: “ in preda all’angoscia , pregava intensamente  e il suo sudore  diventò come gocce di sangue, che cadevano in terrà.”
Vediamo se assieme possiamo comprendere un po' di più di questo momento della vita di  Gesù. In queste parole del Vangelo di Marco e Luca, vediamo due modi di esprimersi , ma se approfondiamo possiamo comprendere che  si innestano  una sopra l’altra.
Si  tratta di un episodio del Vangelo raccontato in modo diverso da Marco e Luca. Ci serve per fare un profondo esame di coscienza e meditandolo  comprenderemo  meglio il suo significato.  
Conosciamo  quel SI di Maria, Madre di Gesù, quale risposta data .all’Arcangelo Gabriele
Vediamo ora come si comporta la Beata Alexandrina Maria da Costa, in  conseguenza di una caduta dal balcone per difendere la sua verginità. Lei chiedeva a Maria Santissima ed a Gesù, la grazia della sua guarigione, e sopportava le angherie delle amiche e di alcune persone, e pure del suo parroco, che la consideravano bugiarda: questa incomprensione durò per circa un anno . Quando videro il peggioramento della sua salute fisica , lo stesso Parroco consigliò la mamma di Alexandrina di portarla da un suo amico medico per una visita specialistica. Purtroppo, questo medico  non riuscì a capire la malattia. Lei con molta umiltà chiedeva al Signore e alla Vergine Maria la sua guarigione. Si proponeva di andare in Missione come

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religiosa a curare i poveri. Purtroppo, nel tempo, la malattia  non le consentì  più di camminare e fu costretta a restare a letto inferma. In quello stato le veniva portata la S. Comunione ogni mese e nelle festività liturgiche più importanti dal suo Parroco.
Alessandrina  resta immobile a letto dall’età di 26 anni fino alla suo morte: ha sofferto per ben 183 volte la passione di Gesù dalle 12,00 alle 15,00 di ogni venerdì .
Nel diario (del 23.08.1946/ pag. 369 Cristo  Gesù in Alessandrina) Gesù le parlò:  -  Figlia mia , cuore di dolore, cuore di amore , scrigno ricchissimo  ove è racchiusa  la maggior ricchezza , la moneta  più valida  per comprare le anime!  Il dolore è amore : col tuo amore , col tuo dolore, con la moneta della tua sofferenza , Io sono andato  alla ricerca e alla conquista  delle
anime. ECCOLE! Vengo a te , come buon Pastore , a chiuderle  nel tuo cuore che è grande........  Il tuo dolore , il tuo amore sono come calamite che attraggono....... dimmi molte volte che le vuoi salvare tutte. E’ stato  con il tuo amore  e con la tua sofferenza  che sono andato  a comprare  le più lontane dall’ovile  e in pericolo di perdersi.......
Siamo a conoscenza  che Alexandrina  dopo la sua richiesta per ricevere la Grazia  di guarigione , comprende che il Signore la porta ad accettare una sua nuova proposta di vita.
Amare, soffrire e riparare

Ritorniamo al Vangelo di Marco. Il  Signore dice  agli Apostoli: sedetevi  qui,  mentre io prego. Gesù non impone  ma fa capire , prende con Sé Pietro , Giacomo e Giovanni, e pure a loro non impone, ma chiede: restate qui e vegliate.
Il Vangelo di Luca colloca Gesù in preda all’angoscia e…  suda sangue. Possiamo interpretare tale angoscia come la grande battaglia che nel Getsemani Gesù combatte contro satana !
Cerchiamo  oggi con semplicità , ma, attraverso  una riflessione profonda, di capire in quale situazione  si trova la nostra società attuale.  Gesù è inviato dal Padre per redimere il mondo attraverso quel SI di Maria Madre  di Gesù e nostra. Gesù stesso dice il Suo sì al Padre.  Lui non impone , ma ci propone una particolare attenzione alla nostra vita: ci propone di viverla nel  rispetto  della dignità umana,  nel riconoscerci  figli di Dio .
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Ci troviamo davanti a   due passaggi straordinari  del Vangelo.  Possiamo cercare di  comprendere  cosa si attende  Gesù nella nostra preghiera. Lui desidera, per  ogni Cristiano, la preghiera della semplicità, dell’amore  in particolare verso il nostro fratello  in Cristo. Ci chiede di  portarci rispetto reciproco riconoscendo la grande dignità di essere figli di Dio.  Dio Padre non impone, ma propone  di ricevere Suo Figlio Gesù Cristo che ha sofferto la Passione e Morte in Croce per  ridarci la dignità di figli. Ha sofferto la Passione e Morte in Croce per poi Risorgere ed azzerare il peccato di Adamo ed Eva. Dio ci ama e per questo ha sacrificato Suo Figlio Gesù.  
Dobbiamo comprendere  l’AMORE che Dio  Padre ha per tutta l’umanità, avendoci creati a sua immagine  e somiglianza, quindi suoi figli . I Vangeli ci insegnano che Gesù ha trascorso molte notti in preghiera. Vi è poi la preghiera con sudore di sangue nel Getzemani.  Papa  Giovanni Paolo II ci dice : “nessun  altro momento  della vita  di Gesù fu cosi decisivo nel Getsemani.”
L’Evangelista Luca dice  :” in preda all’angoscia , pregava intensamente  e il Suo sudore diventò  come gocce di sangue  che cadevano in terra”.
Il Cristo tocca l’abisso  del Suo annientamento . Lo confida Lui stesso: La mia anima  è triste fino alla morte. E la prova è il sudore  di sangue : Cristo sperimenta  tutta la debolezza umana :<Padre tutto e possibile  a Te, allontana da Me  quel calice!>, ma , reagisce nella sua prova suprema  di Amore:< Però non ciò che voglio io , ma ciò che vuoi TU> .E’ in questo contesto che dobbiamo  chiedere al Signore  un grande aiuto per comprendere  la Missione che ha ricevuto da Dio Padre
Con cuore sincero  possiamo ripetere  più volte ; non  dobbiamo preoccuparci, ma occuparci, perché, la preoccupazione viene  dal  mondo  che è satana  mentre  noi dobbiamo solo occuparci con la preghiera perché viene da Dio e con atti di Carità che ne derivano.
Ascoltiamo  quanto Gesù suggerisce alla Beata Alexandrina:  Ho ritratto Me in te. Sei la copia in più di Cristo Crocifisso: il mondo esulterà di gioia  quando conoscerà ciò che fu la tua vita sulla terra.
Alexandrina , risponde a Gesù:O Gesù, se parlassero  cosi coloro che non mi conoscono  e non sanno quanto ti ho offeso.... ma parli  Tu che tutto conosci  e cui nulla della mia vita é occulto... che vergogna  e confusione io sento ! – Rimedia Tu a tutto il male , purificami , colmami di Amore,  
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coprimi della tua Grazia, affinché possa essere   per le anime la medicina che vuoi Tu.....
( Dal diario del 06.04.1945) (dal libro Cristo Gesù  in  Alexandrina )
Sentiamo cosa le dice Gesù:< Io sono il Maestro  che insegna  nel tuo cuore. La tua vita  é una lezione di tutta la mia vita , della mia vita di
Passione. Voglio, figlia mia, che in te  non termini questa Quaresima , voglio il tuo martirio continuo . E sai perché ? Per soccorrere  le anime,  per aiutare  il mondo  bruciato dalle passioni.... (dal diario del 15.04.1949)
Se  abbiamo ascoltato  attentamente  quanto ci indicano  le parole dei due brani del Vangelo letti, e quanto ci annuncia la Beata Alexandrina, tutti dovremmo fermarci  e riflettere  per comprendere  quanto Dio Padre ci AMA ; purtroppo  molte volte siamo sordi al richiamo del Signore, a ciò che ci chiede.
Ascoltiamo cosa ci dice San Tommaso D’Aquino : fu necessario  che il Figlio di Dio soffrisse  per noi ? Molto, e possiamo parlare di una duplice  necessità: come rimedio  contro  il male  e come esempio come agire. – Fu anzitutto un rimedio perché é nella Passione di Cristo che troviamo rimedio a tutti i mali in cui possiamo incorrere  per i nostri peccati. Non è vero !  Guardiamo la Croce:  se vi è in noi una certezza che Cristo  ha donato  la Sua vita per la redenzione  di tutta l’umanità, allora la Croce è meno pesante ma vittoriosa.
Quale esempio dobbiamo portare nel nostro cuore. La pazienza  possiamo giudicarla in due momenti ; quando uno sopporta pazientemente grandi  avversità, o quando  si sostengono avversità che si potrebbero evitare.
Ora Cristo ci  ha dato sulla Croce  l’esempio dell’una e dell’altra cosa.
Infatti:< quando soffriva, non minacciava ( 1 Pt 2,23) e come un agnello fu condotto alla morte  e non aprì bocca (cfr AT 8,32).  Grande è dunque la pazienza di Cristo  sulla Croce . In qualunque situazione  ci dovessimo trovare, guardiamo la Croce  dove Cristo è stato immolato , nudo,schernito, sputacchiato, percosso, coronato di spine e abbeverato con aceto e fiele.
Come dobbiamo reagire essendo noi Cristiani ?  Noi  abbiamo ricevuto il Battesimo e poi siamo stati  rafforzati con la S. Cresima ed è cresciuta in noi l’azione dello Spirito Santo ricevuto già nel Battesimo.
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E lo Spirito Santo  quindi è entrato in noi ed a Lui possiamo chiedere nel
corso della nostra vita, di aiutarci  ad offrire la nostra vita, alla Santissima Trinità, quale offerta  gradita: i nostri doveri famigliari, il nostro lavoro, la nostra preghiera. Dio, Padre misericordioso ci chiede, ma non impone, di essere ubbidienti come Gesù  alla Sua “PAROLA”. Sì,  come Cristo ha ubbidito  al Padre offrendosi alla morte ignominiosa  sulla Croce  donandoci la vittoria sulla morte, riaprendoci le Porte del Cielo, rendendoci figli di Dio.
Forse per la nostra fragilità non riusciamo a comprendere  con quale amore Cristo ci ha amati –Con l’aiuto di Dio  vogliamo lottare per esserGli ubbidienti. E con il Suo aiuto possiamo  fermarci ed ogni giorno possiamo  restare in silenzio possibilmente davanti al Tabernacolo. E nel raccoglimento  potremo  farci alcune domande e  nello stesso tempo adorare Gesù presente in quel Tabernacolo. Gli ripeteremo  alcune giaculatorie – ripetere più volte “Gesù ti amo, “  o altre. Scopriremo nel tempo la nostra dignità di essere figli  di Dio, e nel contempo poveri peccatori ,  ma suoi figli. Dobbiamo fare molta attenzione  per noi e per tutta la cristianità, stiamo assistendo  a un tentativo diabolico di smantellare la Chiesa, di questo tempo ne vediamo le conseguenze, la distruzione delle famiglie, dove in esse vi è solo egoismo e incapacità di riflettere in un contesto del vero amore, la visione della gioventù sbandata in un contesto di perdizione, l’attacco  diabolico verso i consacrati; questo comporta un attacco direttamente alla Fede , la morale, la disciplina e il culto, in modo sfrontato  fin nelle cose più importanti . Non è questa una visione infernale.
Di tutto ciò, noi abbiamo la certezza che tutte le forze diaboliche non potranno mai prevalere su Cristo che ha donato la vita per salvare tutta l’umanità, perché, la vittoria sarà sempre Sua di questo ne abbiamo la certezza. O Signore; con umiltà ti chiediamo di mettere un rimedio a tale situazione, nell’offrire la nostra sofferenza per la salvezza di tutti i nostri fratelli; questo è il compito di donare a Gesù un po’ del nostro tempo per portarci davanti al Tabernacolo e nel silenzio nel restare in preghiera con la tenacia e la perseveranza nella nostra adorazione, ricordando le parole che Tu O Signore ci hai risvolto:<<Chiedete e vi sarà dato; cercate e

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troverete; bussate e vi sarà aperto>> cioè non dobbiamo preoccuparci ma solo occuparci con la preghiera nel fidarci totalmente di Lui.
Gesù ci potrà dire  che nella vita occorre adoperare sempre la prudenza per ottenere  dallo Spirito Santo che è in noi  la pazienza ; solo cosi troveremo  la gioia di vivere nella semplicità. Impareremo ad amare la Santissima Trinità; ed a chiedere sempre l’aiuto  della Vergine Maria. E potremo chiedere alla Beata Alexandrina di intercedere per noi,  lei che ci ha indicato una sua scelta di vita coraggiosa donandosi a Cristo  attraverso tre parole fondamentali
“AMARE, SOFFRIRE E RIPARARE”. E si è donata a Dio  per la salvezza di innumerevoli peccatori .
Che cosa ci indica la Beata Alexandrina attraverso le parole di Gesù:
Figlia mia , parla dell’Eucaristia, che è la prova di amore infinito, che è l’alimento delle anime ...fa che Io sia amato, consolato e riparato nella mia Eucaristia........ Venga ben predicata(dai Sacerdoti) e ben propagata la devozione ai Tabernacoli, perché per giorni e giorni le anime non mi visitano, non mi amano, e non riparano... Non credono che IO abiti là .
Voglio che si accenda nelle anime  la devozione  verso queste prigioni d’amore .... Sono tutti coloro che pur entrando nelle Chiese , neppure mi salutano e non si soffermano  un momento ad Adorarmi .
Lontano dal Cielo, lontano da Gesù   sono tutti coloro che sono lontani dal Tabernacolo .............
Il Tabernacolo è luogo di dolore ...... di offese...di sofferenza: il Tabernacolo è disprezzato; il Gesù nel Tabernacolo non è compreso.
Tutti dobbiamo sentirci servi inutili(San Paolo) nel seguire le orme di Cristo, nel rispondere alla Sua chiamata. E dobbiamo lottare per evitare di  accettare  quanto il mondo ci propone: il benessere, il successo, il potere… e non guardare al vicino di casa  bisognoso di un aiuto, restando nell’indifferenza , grande lacuna del tempo attuale. Questa indifferenza verso il prossimo, verso i propri famigliari, verso i propri colleghi, verso i propri amici o   conoscenti è   ciò  che vuole la legge di satana, per allontanarci da Dio. La ricchezza e la  bellezza del Cristiano è di essere sempre pronti ad aiutare.


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Sentiamo ancora cosa dice Gesù alla Beata Alexandrina: Gesù mi invitò ai Tabernacoli abbandonati perché condividessi la Sua tristezza  e riparassi a tanto abbandono. Mi disse che lo lasciano solo e che vivono come se Lui non fosse presente. Perfino  i Sacerdoti cui ha dato il potere di trasformare il Pane nel Suo Corpo Divino  -  perfino loro  -  Lo dimenticano  e Lo offendono...<< (lettera a Padre Pinho 14.09.1934)dal libro “CRISTO GESU’ in ALEXANDRINA”Pag.48 –
Alla pag.52 – Non tardate a far conoscere quanto Io ho detto circa l’Eucaristia : non vi è altra medicina: E’ da Essa che nascono  i parafulmini per allontanare la giustizia Divina ...... (lettera a Padre Pinho 04.07.1935)
Se ci impegniamo a scoprire la gioia di contemplare l’Eucaristia , il grande Mistero della nostra Fede, arriveremo a comprendere il grande significato  della Santa Messa  dove Cristo  attraverso il Sacerdote , che diventa lo stesso Cristo quando  rinnova il Suo Sacrificio  sulla Croce per la salvezza di tutta l’umanità. Riusciamo a comprendere ed a  far comprendere  la grandezza  del Sacrificio  Eucaristico? Con l’aiuto di Dio arriveremo a comprenderLo  perché vale la pena sostenere e far conoscere ad altri l’Adorazione di Gesù presente nel Tabernacolo. Lì  Gesù è sempre presente in Corpo,Sangue , Anima e Divinità , prigioniero per noi nel Tabernacolo dove ci attende.  Ci guarda con il Suo Amore  e ci segue per restare sempre vicino anche se non lo  percepiamo e  sa aiutarci in tutti i nostri problemi se noi confidiamo il Lui. Dobbiamo avere il coraggio di guardare la Croce dove
Gesù è agonizzante su quel legno e sa donarci la gioia di riscoprire in noi la pace e la serenità.
Dobbiamo avere il coraggio  di essere piccoli Missionari di  Cristo. Impariamo da Maria, la Sua  Madre Santissima  che è stata la prima Missionaria, testimone, di Suo Figlio.  Con Fede e chiedendo aiuto a Dio avremo  la capacità di alzarci e andare avanti.  Attraverso il  silenzio interiore che ci conduce alla preghiera, riceveremo   la forza di compiere ogni giorno il nostro dovere e di andare verso il fratello bisognoso. Tutti noi battezzati abbiamo la responsabilità di pregare molto per la Santa
Chiesa, per il nostro amato Papa Francesco per il nostro Vescovo Pierantonio, per tutti i Vescovi e per tutti i Sacerdoti e Diaconi
Pensiamo  alla potenza che hanno  nel loro Ministero  quando alzano la mano per Benedire, per Battezzare, nel Consacrare L’Eucaristia,
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nell’assolvere nel Sacramento della Riconciliazione  ecc .  Non possiamo restare indifferenti  nel portare  o far portare  il rispetto dovuto a tutti i Consacrati.
Termino  incoraggiando tutti  e ciascuno di noi a prendere  qualche spunto durante questa giornata, che ci interessa, e portarcelo nel cuore durante il percorso dell’anno, possano questi concetti darci la forza di riflettere in profondità per comprendere il valore della nostra Fede e essere dei piccoli apostoli per diffondere l’AMORE e la MISERICORDIA di DIO .Troviamo la gioia di inginocchiarci più frequentemente e pregare molto per i nostri Sacerdoti , perché pure loro trovino il tempo per inginocchiarsi e chiedere con forza l’aiuto alla  Vergine Maria a San Giuseppe ed al nostro Angelo Custode e alla Beata Alexandrina di aiutarci  a vivere una vita semplice, ricca di Fede Speranza e di Carità nell’avere in noi la convinzione che lo Spirito Santo ci aiuterà nell’abbandonarci nelle braccia di nostro Signore Gesù Cristo che sa donare a tutti la gioia della serenità e dell’allegria, che Lui  è sempre in attesa di   un nostro pensiero a distanza ma anche di  una nostra visita al Tabernacolo.
Possiamo  imparare a recitare questa preghiera semplice ma che ha un significato forte  se sappiamo riflettere il loro significato.
Sia fatta, sia lodata, sia glorificata, sia santificata, sia esaltata, sia amata e rispettata o Signore la Tua santissima volontà su tutte le cose. Amen, Amen, Amen.

Cervobianco (Zambiasi Dino)

A seguire …  un tempo di riflessione  







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