riflessione avvento - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

GRUPPO PREGHIERA
"I TABERNACOLI "- Brescia -
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PADRE GIOVANNI BALESTRA
II Domenica di Avvento (Giovanni)

  13 dicembre.

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete -

Is 61,1-2.10-11 /Sal. Lc 1,46-54 / Ts 5,16-24 / Gv.1,6-8.19-28

L'annuncio del messaggero conquista molti fratelli, tanto che
l'autorità lo mette sotto interrogatorio, per questo suo annuncio e
anche per il suo operare. Chi sei tu? E' la domanda inquisitoria. Ma
lui prontamente: "Non sono il Cristo" Chi sei allora per operare così?
"sono voce" è la risposta. E' voce che annuncia il cambiamento, che
prepara la strada al Messia, perché tutti possano incontrarlo e
conoscerlo. C'è un insistere di domande da parte di coloro che hanno
in mano il governo, vogliono sapere il perché di quel battesimo. Dalla
bocca del messaggero, una semplice e vera risposta. "Io battezzo con
acqua, ma in mezzo a voi c'è uno che voi non conoscete, che viene dopo
di me" L'evangelista che riporta questo fatto, presenta anche il luogo
dello scontro verbale, perché anche noi possiamo accogliere il nuovo
annuncio di vita, per prepararci in questo tempo, e credere che la
salvezza è ormai vicina.

TRACCIA di RIFLESSIONE:

La liturgia di questa domenica ci invita a guardare a Gesù come a
colui che Dio ha mandato per condurre l’uomo sulla via della salvezza.
Il Battista ha rifiutato di presentarsi come il Messia, perché non c’è
altro Messia inviato da Dio nel mondo fuori di Gesù. Noi non poniamo
in nessun altro la fede, non fondiamo su nessun altro la nostra
speranza.

1 lettura: “Gioisco pienamente nel Signore”. Il profeta è consacrato
dallo Spirito di Dio e inviato ad annunciare il tempo della
misericordia del Signore; il Vangelo ai poveri, il perdono ai
contriti, la liberazione agli schiavi. Ma l’opera del profeta era a
sua volta un anticipo e un’immagine. Con la venuta di Gesù Figlio di
Dio e quindi con il natale sarebbe incominciato pienamente e
definitivamente “l’anno della misericordia del Signore”. Con lui sulla
terra sarebbe germogliata la giustizia: quella di Gesù e la nostra,
che è un suo dono.

2 lettura: “Spirito, anima e corpo si conservino irreprensibili”. La
gioia, la preghiera, il ringraziamento: ecco ciò che deve distinguere
un cristiano, il quale deve essere preoccupato di astenersi dal
peccato. In tal modo sarà pronto non solo per il Natale, che si
avvicina sempre di più, secondo la scadenza del calendario, ma per la
venuta finale del Signore, quella del giudizio.

Vangelo: “In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete”. Giovanni è
mandato per essere il testimone di Gesù che è ormai vicino. Non è lui
il Cristo aspettato, ne è soltanto il messaggero che grida: “preparate
la via del Signore”. Quella voce non si è spenta. In questo tempo sta
risuonando e ci ammonisce a disporre il cuore perché Gesù che nascerà
a Betlemme lo inondi della sua luce. Ascoltare Giovanni vuol dire
rinnovare la fede in Gesù, la luce del mondo.





*Questa domenica è detta della gioia, la gioia di sapere ormai vicina
la nascita del Salvatore che porterà a tutti una grande speranza. *La
gioia però per essere tale richiede una grande motivazione interiore,
un cambiamento radicale del nostro vivere e rapportarci con gli altri
e soprattutto con Dio. *Il Battista è venuto a rendere testimonianza
perché il mondo, quindi noi, possa credere in Colui che Dio ha mandato
a preparare la via. "Io non sono il Cristo" confessa. *Io sono voce
-certamente una grande voce- vera - energica che con la sua vita parla
più che con le rampogne per richiamare a penitenza. *Lui grida nel
deserto, dove regna il vuoto della vita, luogo senza ideali dove
risulta più facile accogliere l'invito alla conversione. *E' la voce
del consacrato, ultimo dell'antica alleanza e primo della nuova; il
suo è annuncio di gioia, perché comunica la giustizia e la pace ormai
vicine. *La seconda lettura ci ricorda che dobbiamo vivere lietamente
vagliando ogni cosa e tenendo solo ciò che è veramente buono per la
nostra vita. *Le parole: testimone e testimonianza che abbiamo
incontrato, sono l'espressione chiave del brano evangelico che in
poche righe ricorrono ben quattro volte, e sono riferite sempre al
Battista. *Lui è il grande testimone della luce. "quella vera che
illumina ogni uomo, che viene in questo mondo". Il testimone depone in
favore di qualcuno, per esperienza personale e per la conoscenza
diretta dei fatti. *Quale testimonianza? Il Battista sa di avere una
sola missione da compiere; preparare la venuta del Signore-Messia. "Io
sono voce" dirà a coloro che chiedevano il perché del suo operare. *E'
profeta che in maniera solenne proclama presente Colui che è già in
mezzo a noi e non conosciamo ancora. *Paolo ci invita ad essere
testimoni soprattutto con la nostra gioia. "siate sempre lieti" e
"rallegratevi sempre nel Signore". *Siamo chiamati a vivere la gioia
anche nelle contrarietà.
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