riflessione inizio anno 2021 - GRUPPO DI PREGHIERA "I TABERNACOLI" Brescia

GRUPPO PREGHIERA
"I TABERNACOLI "- Brescia -
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PADRE GIOVANNI BALESTRA
Maria Santissima Madre di Dio - - 1° Gennaio

Nm 6,22-27 /Sal 66 / Gal 4,4-7 / Lc. 2,16-21

Per celebrare e conoscere che Maria è veramente Madre del Dio fatto
uomo, il Vangelo ci presenta la fede dei pastori che senza indugio,
all'annuncio dell'angelo vanno a vedere quello che è accaduto e
constatano la verità annunciata dagli angeli. Loro stessi si
presentano alla Madre e dicono tutto ciò che hanno sentito dall'alto,
Lei nel suo cuore conserva e medita ogni cosa. In questa ricorrenza il
piccolo viene portato al Tempio, come prescrive la Legge, gli viene
dato il nome, Gesù, proferito dall'angelo prima che fosse concepito
nel grembo della Vergine.
TRACCIA di RIFLESSIONE



La redenzione è incominciata dalla Vergine Maria. Partono da lei “le
primizie dell’amore misericordioso”, dal suo – si – alla parola del
Signore, dal suo consenso a divenire la Madre del Figlio di Dio. Gesù
passa attraverso la fede di Maria, che accoglie il progetto divino e
vi si rende totalmente disponibile, come “l’ancella del Signore”,
dedita totalmente alla sua volontà. Maria concepisce l’Autore della
vita per opera dello Spirito Santo: la potenza divina rende feconda e
lascia intatta la sua “gloria verginale”. Gesù infatti non è meritato
dall’uomo, ma è puro dono dello Spirito cioè dono della grazia. La
Vergine, “madre del Cristo e della Chiesa”, oggi ci insegna la fede e
l’offerta di tutta la vita al disegno del Padre.

1 lettura –“Invocheranno il mio nome e io li benedirò”. E’ l’augurio
all’inizio dell’anno che ci fa la Chiesa, oggi, e che noi scambiamo
con i nostri fratelli che incontriamo. Non si tratta di un augurio
superficiale e convenzionale. La chiesa ci consegna veramente la
grazia di Dio per tutti i giorni del nuovo anno; e noi con altrettanta
verità all’augurio dovremo far seguire una presenza e una
manifestazione di Dio specialmente con le opere di carità verso il
prossimo per il quale auspichiamo un “buon anno”.

2 lettura – “Dio mandò suo Figlio nato da donna”. Il tempo che ha
preceduto la venuta di Cristo era tutto teso verso il Natale: quando
il Figlio di Dioappare, i lunghi anni dell’aspettativa trovano
soddisfazione e il tempo viene come riempito . senza Gesù la storia
con i suoi millenni sarebbe inesorabilmente e assolutamente vuota,
senza senso. Anche la nostra vita, con i suoi giorni e anni,
trascorrerebbe priva di significato se le mancasse la presenza di
Gesù. Egli sarà il compagno di tutte le ore che verranno: riempirà la
nostra solitudine e sarà motivo di un incrollabile speranza. Non
lamentiamoci di essere troppo soli, se abbiamo l’amicizia di Gesù, che
ci rende figli di Dio.

Vangelo – “I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino”. I
pastori tornano dalla grotta e lodano il Signore. La loro vita
certamente non è più quella di prima, il loro cuore è pieno di gioia.
Anche noi non rimaniamo sempre al presepe, perché sarà ricomposto il
prossimo anno. Ritornando alle nostre occupazioni e condizioni
abituali non dimentichiamo il messaggio del Natale, quell’innocenza e
quell’amore che ci hanno attratti in questi giorni. Conserviamo anche
noi come la Vergine maria nel cuore quegli avvenimenti di Betlemme,
per riviverli. I fatti della vita di Gesù devono essere il soggetto
più ricorrente e dolce nella nostra memoria.



Mentre celebriamo la festa di Maria col titolo più nobile che Le si
possa tributare e la più alta dignità che ciò comporta, cioè "Madre di
Dio" la liturgia sembra portarci fuori tema e pone l'accento sul
"Signore", sul figlio di Maria", sul "Nome di Gesù" Abbiamo ascoltato
nella prima lettura la "Benedizione sacerdotale" è tutta scandita dal
nome del Signore. Così anche Paolo sottolinea nella sua lettera
l'opera di liberazione compiuta da Cristo Gesù, e troviamo
l'espressione riferita a Maria, dove si dice che il Figlio di Dio
"nato da Donna" ha potuto venire al mondo. Il Vangelo termina con
l'imposizione del nome di Gesù, già suggerito dall'angelo, mentre
Maria medita sul mistero di questo suo Figlio. Questa particolare
attenzione al Figlio non mortifica il ruolo della Madre, la grandezza
di Maria è tutta correlata al Figlio, perchè è "nato da donna" è nato
dalla vergine Maria. Lei è madre perchè ha concepito, generato e
nutrito quanto alla natura questo Figlio, e lo ha concepito e generato
spiritualmente prima che fisicamente, con quel suo "sì" di una
obbediente fede con un atto libero e di adesione personale. Gesù
significa "Dio salva", così noi leggiamo il mistero della sua vita
dall'Incarnazione alla sua risurrezione. Lui è la benedizione di Dio,
nel suo nome troviamo salvezza. Questa salvezza ci viene per mezzo di
Maria: "Dio mandò suo Figlio per mezzo di Maria -nato da donna- quindi
non solo Dio ma anche veramente uomo. Nel nome di Maria oggi
celebriamo la Giornata Mondiale della Pace, quella pace che Maria ha
trovato nell'incontro con Dio, e quella pace che solo Gesù è venuto a
portare a chi crede nel suo amore. La pace è un bene di Dio, sempre
minacciato e frequentemente compromesso. E' solo nel nome di Gesù che
noi possiamo avere quello che serve per la nostra vita, lo troviamo
nella predicazione degli Apostoli. La salvezza viene a noi solo se
preghiamo e invochiamo il nome santo di Gesù.
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